La vittoria con l’Islanda (71-64) non serve a dipanare i dubbi di una nazionale che sembra ancora far fatica a raccogliere i frutti di un valore tecnico indubbio. Bene Gallinari e Gentile, sulla via del miglioramento Belinelli e Hackett che però devono trovare continuità, il resto non torna, a partire dalla difesa e dalla capacità di “chiudere” il vantaggio. La madre di tutte le risposte è comunque vicina. Martedì ci aspetta la Spagna, reduce dall’aver demolito di una trentina di punti la Turchia, che c’era sembrata assai ostica sabato. O si cambia. O si muore. Sportivamente, si intende.
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