Italbasket: la rivincita è a luglio
La netta vittoria con la Cekia (85-70) e quella della Spagna di un immenso Gasol sulla Francia danno amarezza ma anche il senso della rinascita in atto del basket azzurro. Il prossimo passo può chiamarsi Olimpiadi, che ci giocheremo a luglio

Vincere una finale per il quinto posto agli Europei con l’autorevolezza assoluta che ha mostrato l’Italia è sì una soddisfazione ma dall’altra parte il modo per alzare il livello di rimpianto. La Lituania con la Repubblica Ceca negli ottavi ha sofferto molto di più di quanto abbiamo fatto noi. Poi la splendida vittoria di una Spagna sostenuta da un Gasol immenso sulla spocchiosa corazzata francese fa ricordare che noi, quella stessa Spagna, l’abbiamo battuta con merito sul campo in una partita bellissima per entrambi. E' il rimpianto, quindi, a chiudere l’Europeo italiano ma anche la soddisfazione e la consapevolezza che ci siamo, la differenza quasi sicuramente l’ha fatta l’abitudine degli altri alla battaglia al vertice, cosa che non abbiamo ancora, ma che possiamo acquisire. Fanno bene anche le sensazioni di un Gallinari top player e un Bargnani in crescita e in grado di giocare sopra gli infortuni, a mostrare le vie di una possibilissima ulteriore crescita specie se Belinelli ritroverà continuità e si avrà a disposizione Datome. Appuntamento a luglio quindi, in un preolimpico da vincere per guadagnarsi Rio, con le incognite di cosa potranno influire i campionati di qua e al di là dell’oceano sulla completezza degli italiani, rimane la sensazione che se potranno esserci, i tutti i protagonisti dell’Europeo risponderanno presente perché come detto da Gallinari, c'è un’Italia che si è rotta le palle di perdere…