Il pensiero sembra portare ad una Little-Olimpia al di là dell’oceano, dove potrebbero trovarsi una "scarpetta rossa" icona come Mike D’Antoni, che ne ha fatta comunque di strada rispetto ad allora, e un’icona seppur giovane  come Alessandro Gentile, che si sente pronto (e probabilmente a ragione) per misurarsi con l’Nba.

Le premesse ci sono: Houston, la squadra allenata da Mike, detiene i diritti del ragazzo, quindi si tratta solo di mettere in campo una volontà tecnica da parte dei Rockets.

Le parole di Gentile sul desiderio d'America, rilasciate al sito americano Vertical, sono state ispirate da una qualche certezza filtrata ai suoi agenti o sono semplicemente lo specchio di un desiderio?

Per ora, e così fino a luglio, non si può ancora sapere.

I connotati per far bene comunque il ragazzo figlio d’arte (il padre giocatore e Mike D’Antoni allenatore si scambiarono il testimone nella Olimpia degli anni 90) li ha. Uno che fa da capitano a 23 anni alla squadra campione d’Italia e che ha gestito enormi responsabilità anche nella Nazionale a questo punto può crescere solo in un contesto come quello Usa.

Speriamo che l’America voglia investire su di lui. Potrebbe essere un buon affare per entrambi…