Italbasket no semifinale: ma non tutto è perduto
85 – 95. Dopo l’over time, l’Italia soccombe contro una Lituania con percentuali vicine alla partita perfetta. Gli azzurri comunque si confermano squadra ritrovata. Il passo della consacrazione, potrebbe chiamarsi Olimpiade. Da conquistare a partire da oggi, però.

L’importante sarà oggi ritrovarsi e non perdere con
la Repubblica Ceca per garantirsi il pass al pre-olimpico. Ottenuto questo, il
bilancio di questi Europei non potrà che essere tendente alla sufficienza più. Certo, dopo Germania e
soprattutto Spagna ed Israele si facevano altri pensieri e provavano altre
ambizioni, ma la Lituania ha mostrato cosa vuol dire avere una identità al di
là degli avvicendamenti tecnici, cioè possedere la capacità di dare il massimo
quando serve.
I Lituani contro di noi hanno messo in campo percentuali da brivido, magari anche favorite da una difesa non impeccabile ma comunque indicative: basta l’11/18 da 3, e le prestazioni di Maciulis (19), autoritario nei momenti esenziali, Valanciunas, (26 punti e 16 rimbalzi) e Milaknis. Davanti ad una squadra quasi perfetta, l’Italia è caduta solo all’over time, dopo aver sprecato l’occasione di chiudere il match con la palla in mano a 10 secondi dalla fine (forse Pianigiani avrebbe potuto gestirlo meglio, arrivando a qualcosa di diverso da un tiro a metà campo) e ciò è stato già un segno di vitalità. Quella azzurra è stata una resistenza di gruppo, con un Hackett straordinario in difesa, un Aradori bene nel primo quarto ma poi calato, un Bargnani incisivo ma impreciso (comunue 21 punti), un Gallinari in linea con la sua classe ma non straordinario e in cui, stando agli Nba, ha pesato l’assenza di Marco Belinelli, sottotono e a volte troppo precipitoso nei momenti decisivi. Il sogno Europeo sparisce, resta la possibilità di crescita e rivincita fra l’altro molto vicina, quella delle Olimpiadi. Primo passo per raggiungerla, sarà vincere oggi con la Repubblica Ceca o il successivo spareggio, e poi andarsi a giocare una qualificazione nel pre-olimpico di luglio. E’ comunque proprio da oggi che si verificherà se l'Italia è stata in grado di ritrovare una mentalità comune vincente, proprio quella che la Lituania ha gettato in campo a nostre spese in questo quarto di finale .
I Lituani contro di noi hanno messo in campo percentuali da brivido, magari anche favorite da una difesa non impeccabile ma comunque indicative: basta l’11/18 da 3, e le prestazioni di Maciulis (19), autoritario nei momenti esenziali, Valanciunas, (26 punti e 16 rimbalzi) e Milaknis. Davanti ad una squadra quasi perfetta, l’Italia è caduta solo all’over time, dopo aver sprecato l’occasione di chiudere il match con la palla in mano a 10 secondi dalla fine (forse Pianigiani avrebbe potuto gestirlo meglio, arrivando a qualcosa di diverso da un tiro a metà campo) e ciò è stato già un segno di vitalità. Quella azzurra è stata una resistenza di gruppo, con un Hackett straordinario in difesa, un Aradori bene nel primo quarto ma poi calato, un Bargnani incisivo ma impreciso (comunue 21 punti), un Gallinari in linea con la sua classe ma non straordinario e in cui, stando agli Nba, ha pesato l’assenza di Marco Belinelli, sottotono e a volte troppo precipitoso nei momenti decisivi. Il sogno Europeo sparisce, resta la possibilità di crescita e rivincita fra l’altro molto vicina, quella delle Olimpiadi. Primo passo per raggiungerla, sarà vincere oggi con la Repubblica Ceca o il successivo spareggio, e poi andarsi a giocare una qualificazione nel pre-olimpico di luglio. E’ comunque proprio da oggi che si verificherà se l'Italia è stata in grado di ritrovare una mentalità comune vincente, proprio quella che la Lituania ha gettato in campo a nostre spese in questo quarto di finale .