Nibali e il ferro di cavallo ritrovato, buon segno?
Ieri, nell’ultima sgambata, Vincenzo Nibali a metà di una curva ha trovato un bel ferro di cavallo. Un buon segno per gli azzurri ? Beh, la pioggerella prevista esigerà coraggio e fortuna. Il primo a Vincenzo non manca. Per la seconda, speriamo nel ritrovamento

Oggi, a Richmond, è il giorno più importante del ciclismo, se stai a guardare la storia: quello del Mondiale professionisti.
Un giorno che nonostante l’organizzazione dell’Uci, ormai attenta solo al denaro e meno alla cultura tecnica e l’assenza di quelli che non hanno capito che ciò che conta per essere leggenda è vincere tutte le corse che la storia tramanda. e non una corsa all’anno, è fondamentale.
L’Uci, ha scelto una location assurda, noiosa quanto può essere noioso un percorso noioso, con una conclusione pericolosa quanto coreografica, ma tanto è…
Proprio il termine pericoloso, è la variabile che rende l’esito incerto. Le ultime previsioni dicono che pioverà ma senza rovesci, quella pioggerellina che nel ciclismo è ancora più insidiosa. Sommiamola al pavè, ed ecco caricata l’arma che tutti gli italiani possono giocare.
Si dovrà attaccare, rendere la corsa dura, sorprendere,
cercando le alleanze di tutti quelli che hanno gli stessi nostri interessi.
La
prima punta ad attaccare, sia per indole, temperamento e tecnica (lui deve
arrivare da solo, se no perde) sarà lo Squalo, Vincenzo, carico di forma e
rabbia, una combinazione che può essere esplosiva. Ci vorrà forza e fortuna.
Ecco, proprio ieri, in allenamento, Nibali ha trovato sulla strada un bel ferro
di cavallo. Buon segno? Speriamo. Ma Vincenzo non sarà la sola speranza.
L’unico nostro timore è il gruppone. Perché altrimenti abbiamo corridori che a volata distretta,
specie dopo 5 chilometri duretti, se la giocano con tutti. Ulissi, Trentin, ma
a compagnia meno nobile anche gli altri possono esserci. Viviani sembra fuori
dalla durezza che verrà, ma attenzione, perché fra gli ultimi negli under e
nelle ragazze i velocisti in fondo c’erano.
Certo, in una volata fra tutti le
nostre possibilità non sono primarie, quindi speriamo in un arrivo fra pochi, o
magari uno solo, un corridore coraggioso, che ha una stagione sfortunata e
ingiustizie da vendicare e una carriera da grande che una maglia mondiale può
tranquillamente sopportarla, mentre per gli altri la strada ha ancora
da raccontare tanto altro.
Quel corridore, siciliano, ieri sulla strada dell'allenamento ha trovato un ferro di cavallo. Speriamo che la scaramanzia a Richmond oggi, dalle 15.30 ora italiana, conti!