La sfiga di Nibali e la vendetta di Froome

Sembra proprio non essere annata… Parte la Vuelta, c’è una maxicaduta e chi c’è dentro? Vincenzo Nibali, che perde quasi due minuti, si mette ad inseguire prima con Tiralongo (rotto e sofferente) e Rosa, poi rimane solo e si inventa un duecento metri di dietro-motori che lo inchioda e lo sbatte fuori dal Tour. Da segnalare che dopo la caduta Froome ha messo la Sky a tirare probabilmente per vendicarsi del supposto (l’ha visto solo lui) sgarbo di Nibali al Tour. Aru però, alla Vuelta, sembra esserci bene.

Parafrasando Ornella Vanoni, per Vincenzo sembra essere uno di quegli anni che… va tutto storto. Anche la Vuelta è partita così come era stato il Tour: caduta generale, lui sfortunato e coinvolto, dopo un inseguimento aiutato dai gregari e dall'ammiraglia rientra ma subito la battaglia scoppia e lui non ha le energie per starci dentro. In serata. la giuria individua la sua trainata e per Nibali... il Tour è finito.

Una follia quella di Vincenzo, un atto umano ben illustrato comunque dal suo messaggio di stanotte. Un panico scatenato dall'isteria della dirigenza Astana, che finalmente ora potrebbe avere la scusa per liberarsi della parte italiana, tutto sommato la più pulita.

A ben guardare, visto quel che ha speso nell'inseguire, la forma del siciliano sembrava anche buona, considerata che al traguardo ha perso poco dai migliori e considerato anche che, dopo la caduta, la Sky ci ha dato dentro, probabile vendetta allo sgarbo che Froome al Tour ritiene di aver ricevuto, anche se fra una foratura in un gruppetto e un attacco singolo seguente (ammesso Nibali sapesse) e una squadra che tira dopo che l’avversario è caduto, c’è una certa differenza, che magari l’inglese non riesce a vedere, ma c’è.

Certo, l'inglese non si aspettava neanche lui che avrebbe cancellato il rivale dal Tour, ma lo stesso sembra aver poco a che fare con lo stile in corsa. La differenza fra i due la testimonia la caratura del messaggio di un Nibali distrutto e pentito, che a questo punto avrebbe veramente bisogno di ritrovare se' stesso magari cercando squadre un po' meno "asiatiche".

Va beh, va così. Nella selezione della strada per il capitano della Astana per ora rimangono Aru e  Landa, arrivati assieme a una decina di secondi da Froome e Purito, distacco che non dice nulla, anzi se qualcosa va letta è la non vittoria di Valverde e Rodriguez in un arrivo “loro”. 

Per essere il primo arrivo in salita, e non certo una scalata, comunque, il Caminito non è stato male…