Vinci out a Pechino: Masters Singapore addio
La sconfitta con la Matteck Sands (90 del ranking) segna per Roberta un calo di tensione naturale ma che non ci voleva, dato che a Pechino erano in palio i 1000 punti che potevano dare alla tarantina il Master.

Una Roberta Vinci scarica, inefficace al servizio e
molto fallosa negli scambi non passa gli ottavi a Pechino e quasi sicuramente
si gioca la possibilità di partecipare al Masters di Singapore, dove serviva
almeno il nono posto del ranking, al momento troppo lontano. Un brutto match, con Roberta che da subito è apparsa scarica, seppur con una
avversaria nettamente inferiore come la statunitense Matteck Sands, arrivando a
perdere il primo set in 21 minuti. Nel secondo si è vista una reazione
rabbiosa, legata più che ad una ripresa della condizione, alla capacità di
lottare e alla indubbia superiorità tecnica (6-3). Nel terzo però sono ritornati evidenti i limiti dettati da un fisico che indubbiamente ha bisogno di riposare. La
lotta inesauribile di vantaggi sui primi game ha svuotato la tarantina delle
risorse rimaste, dopodiché nulla ha potuto subendo un malinconico 6-2 che ha
chiuso la partecipazione cinese e anche le chance di raggiungere il nono di
ranking che con il forfait di Serena Williams avrebbe garantito la
partecipazione a Singapore. Peccato, perchè il Masters sarebbe stato un ttraguardo storico, ma esiste un limite di tensione per ogni
atleta, e quello di Roberta evidentemente era già stato oltrepassato, di più
non si poteva chiederle.