Matteo Pini ci è arrivato con le spalle appesantite dalla testa di serie numero 2 che gli era stata appioppata ad inizio competizione. E’ quindi riuscito a tenere salde le aspettative che aveva addosso, se pur nel round robin era scivolato su una buccia di banana chiamata Crispino, che gli aveva fatto mancare il primato nel girone. Nei playoff però Pini ha ritrovato il giusto ritmo e senza perdere mai la concentrazione si è preso quello che gli spettava. In semifinale ha camminato sul filo del rasoio contro un grande Beretta, con cui alla fine ha vinto al final tie break.
Pini arriva all’ultimo match di stagione come uomo da battere.

L’”altro” è Nicola Spera. Accede come l’incomodo antagonista che mira a realizzare un sogno alla Rocky Balboa. Incredibile ma vero: nella categoria Spera è un neo promosso. Una prova di maturità cominciata con i match di girone in estrema generosità che lo ha visto imporsi nell’equilibratissimo girone C, a braccetto con il Beretta prima citato, scalzando le due teste di serie Campion e Capone. La scommessa è stata definitivamente vinta nei successi dei playoff dove si è confrontato con i grandi nomi della categoria. Prima Ferro e poi il forte Crispino.

Ora il suo ruolino lo propone come assolutamente allineato alle potenzialità di Pini. Il match sarà tutto da godere.