Flavia, il segreto di un nuovo Fognini?

Questa che si annuncia, dovrebbe essere la stagione decisiva per la carriera di Fabio. 28 anni. O ora, o mai più. Serve trovare una continuità mentale, prima che tecnica e fisica, un equilibrio che forse la nuova Flavia, potrebbe aiutare a trovare.

E’ tempo di pensare agli Australian Open, ripartenza del tennis mondiale, impegno nell'altro emisfero con il doppio azzurro impegnato a difendere il titolo conseguito giusto un anno fa, a Melbourne.

Bolelli e Fognini ci saranno, alla ricerca di un possibile bis. “Simone è il mio tranquillante” ricordò a quei tempi Fognini, talento per certi versi inespresso, sempre alla ricerca di qualcuno che lo possa tenere con i piedi per terra, impedendogli gli svolazzi caratteriali che hanno tarpato una carriera che sicuramente avrebbe potuto essere più proficua.

Un possibile campione, alla ricerca di un equilibrio, questa è stata la colonia sonora delle ultime stagioni, in cui si è inserita la variabile Flavia Pennetta, a far coppia nello sport e nella vita. Da quest’anno, la dinamica è cambiata. Se nella vita rimarrà il legame, nello sport la liaison si è interrotta, dato il ritiro della brindisina,.

Come muterà la situazione psicologica e umorale di Fabio?

Mah. Un riferimento diverso, una Flavia mentalmente a lui più dedicata, anche se fisicamente lontana ma comunque meno distratta, potrebbe incidere.

Al di là dei possibili futuri impegni della brindisina (si mormora della guida tecnica in Fed Cup) di sicuro un lato sarà dedicato a Fabio, con magari viaggi di sostegno quando dovesse servire.

Questo aiuterà il possibile campione a riempire il gap con i grandi? Potrebbe.

Come potrebbe essere d’aiuto l’immagine mentale americana di Flavia che solleva un trofeo del grande slam come ultima tappa di carriera, disegnando un traguardo possibile anche al ligure.

Vedremo. O almeno speriamo, perchè ritrovare un protagonista di prima fila, azzurro, nel mondo del tennis, in anno olimpico, servirebbe, eccome.