A Bergamo la finale su cui tutti avevano scommesso: Luca Martinengo vs Stefano Allegri
A Bergamo è ormai da Spring 2015 che si parla il mozzese. E’ sarà così almeno fino ai primaverili verdeggiamenti del prossimo aprile. Come nella finale di Summer 2015, il faccia a faccia conclusivo sarà ancora Martinengo – Allegri.

I ruoli si sono invertiti: il campione è Martinengo e Allegri fa lo
sfidante. Insomma, se la suonano e se la cantano un pò come vogliono.
Nel corso del torneo, le due teste di serie si sono mosse con la decisione indiscussa del “leader che non deve chiedere mai” e non è bastata la comitiva di nuovi scritti arrivati da lontano per scombinare un pò le carte.
Non è bastato neanche la discesa in campo di Marco Austoni, ragazzo classe 67 di Palazzago, tennista con i nervi abbastanza saldi da poter regalare un finale imprevisto. Non è bastata la sua ferrea volontà ad esorcizzare la competizione.
Austoni è stato in grado di mettere i due Djokovic sottotorchio, ma nulla è trapelato. Dapprima, nel round robin, aveva messo Allegri in un angolo cercando il ko, ma, ai punti, aveva vinto il campione locale. Poi, in semifinale, si è trovato di fronte al gigante Martinengo. Lo ha fatto sudare freddo, ma al tie break finale è stato il detentore del titolo ad aver la meglio. Alla fine Austoni chiude come terzo incomodo, rimandando ai prossimi mesi un nuovo tentativo di scasso.
Per ora là in alto ci sono solo loro due, i superforti della compagnia, arrivati fino in fondo mantenendo l’imbattibilità. Il loro ennesimo confronto entrerà ormai nella storia della Vtc come uno dei superclassici.
La cosa bella è che il finale ora è apertissimo.
I due amici, antagonisti e compaesani, se le daranno di santa ragione, apparecchiando il campo da tennis col massimo del loro spirito competitivo.
Nel corso del torneo, le due teste di serie si sono mosse con la decisione indiscussa del “leader che non deve chiedere mai” e non è bastata la comitiva di nuovi scritti arrivati da lontano per scombinare un pò le carte.
Non è bastato neanche la discesa in campo di Marco Austoni, ragazzo classe 67 di Palazzago, tennista con i nervi abbastanza saldi da poter regalare un finale imprevisto. Non è bastata la sua ferrea volontà ad esorcizzare la competizione.
Austoni è stato in grado di mettere i due Djokovic sottotorchio, ma nulla è trapelato. Dapprima, nel round robin, aveva messo Allegri in un angolo cercando il ko, ma, ai punti, aveva vinto il campione locale. Poi, in semifinale, si è trovato di fronte al gigante Martinengo. Lo ha fatto sudare freddo, ma al tie break finale è stato il detentore del titolo ad aver la meglio. Alla fine Austoni chiude come terzo incomodo, rimandando ai prossimi mesi un nuovo tentativo di scasso.
Per ora là in alto ci sono solo loro due, i superforti della compagnia, arrivati fino in fondo mantenendo l’imbattibilità. Il loro ennesimo confronto entrerà ormai nella storia della Vtc come uno dei superclassici.
La cosa bella è che il finale ora è apertissimo.
I due amici, antagonisti e compaesani, se le daranno di santa ragione, apparecchiando il campo da tennis col massimo del loro spirito competitivo.