Doping: amnistia per il Meldonium, la Sharapova può tornare

Erano stati tanti oltre alla tennista gli atleti (perlopiù russi) pescati con troppa sostanza in corpo, fra cui anche la nuotatrice Efimova. La Wada ora ha annunciato che sotto il grammo, la sostanza per esami antecedenti il 1 marzo verrà tollerata aprendo le porte al ritorno di Maria.

Se un.atleta smette di prendere il Meldonium, per quanto tempo ne porterà in corpo il residuo?

E’ questa la questione che ha costretto la Wada a tornare indietro nelle accuse a molti atleti trovati positivi alla sostanza.

Insomma, la tennista russa “potrebbe” anche aver smesso al tempo giusto, ma aver comunque continuato a dare un segnale di positività dato i lunghi tempi di smaltimento. Nel caso specifico.così non è stato. La Sharapova aveva dichiarato che semplicemente non aveva visto la mail sull’immissione della sostanza nella lista dei prodotti proibiti ma fa niente, rientrerà anche lei nel fuoritutti.

La decisione di una wada per una volta permissiva non impedisce comunque di trarre le conclusioni dalle multiple positività dei russi, al di là della domanda: ma perchè un atleta sano dovrebbe prendere il Meldonium se non per ragioni agonistiche?.

e' evidente che la chimica in tutto lo sport è presente in toto,  magari attraverso equilibrismi furbeschi che non fanno spostare l’atleta nell’illecito conclamato, ma lo stesso è difficile per l’ennesima volta immaginare lo sport (qualsiasi sport) come il possibile virtuoso pane e acqua che ancora molti vogliono far credere.

Prima si affronetrà razionalmente e convenintemente il problema, meglio sarà per la credibilità di una delle principali attività economiche mondiali.