Biathlon azzurro, ai mondiali Wierer fa un altro passo nella storia
Pur nell’abbondanza di risultati di questa stagione di “rinascimento” del biathlon in rosa, l’argento mondiale di Dorotea Wierer segna un punto storico inoppugnabile. Ora la scuola del biathlon azzurro è ai vertici del mondo, e può solo migliorare

Ai mondiali di Biathlon ad Oslo, una gara ad inseguimento che segna
innanzitutto l’assenza della capolista Soukalova dalle prime 10 (undicesima a 1.56),
un due minuti distante dalla prima che dicono che la Ceca nelle prove “da un giorno” qualcosa
psicologicamente perde.
Vincitrice è la tedesca Dahlmeier, che
aveva puntato a questa prova per riscattare una stagione alterna. Splendida e seconda (risultato storico) Dorotea Wierer, a 48 secondi, che ha preceduto
comodamente la francese, rivale di stagione, Habert a 57 e la Hildebrand a 1.01.
Insomma, oggi l’Italia si è confermata nazione
importante nel biathlon contemporaneo, prospettiva impensabile solo qualche
tempo fa.
Nazione importante con la capitana al nono podio di stagione e al
miglior risultato italiano femminile nella storia della specialità.
I 25 anni di
Dorotea sono quelli giusti per poter far sognare una crescita fino al
vertice assoluto, il tutto dentro un movimento che è in grado già oggi di
mettere in campo una staffetta competitiva e capace di far sognare.
Quanto ormai Dorotea Wierer sia vicina al top lo possono dire la classifica generale della World Cup (Soukalova 956, la francese Habert 850 e Wierer 834), quella della specialità inseguimento (Soukalova 311, Wierer 300) e quella dell’individuale (Wierer 120, Habert 92), vertice che molto si giocherà mercoledì nella prova irridata.