Natale in casa Rossi
Natale 2015. Un Valentino Rossi finalmente tornato sereno, con tanta voglia di correre e lo stesso entusiasmo di divertirsi e fare divertire. E poi Luca, il figlio e fratello perfetto che porta un altro lato della famiglia nel circuito.

Per fortuna nel 2016 si riparte da dove si era
cominciato nel 2015. Dalla voglia di correre e vincere il decimo Mondiale. La feste
serene, in casa, e poi il solito pazzo e scatenato 26 sulla pista di casa, fra
famiglia e amici, il il consueto modo scanzonato di vivere diversamente,
divertendosi, anche durante le feste.
E innanzitutto la voglia di non fermarsi. E magari anche un po’ le prime sensazioni giuste di crescere, di maturare. Con la mamma che parla di un nipote, e un fratello minore ormai convinto a far parte stabilmente del circuito, con abbastanza carattere e solidità per non sentire sulle spalle il peso del fratello.
E poi la voglia di ritrovare il decimo mondiale. Più forte di prima. Magari, a rinnovare forza e grinta è servita anche la delusione acida di un Mondiale perso non per debolezza, ma per altro.
In fondo Valentino ha ragione quando dice che non c’è differenza fra avere 36 o 37 anni. La differenza la fa la determinazione, e quest’anno è cresciuta, per la voglia di fargliela in qualche modo pagare, prendendosi la rivincita. Intanto, dalla Spagna, Marquez, ha detto che se Rossi vuole chiarirsi, lo aspetta. La sensazione dopo questo Natale è che dovrà aspettare a lungo, quel chiarimento. Per Valentino le parole che contano le diranno la pista. E partiranno innanzitutto da come i piloti e le case sapranno cambiare nel rapporto con le nuove gomme e con la centralina unica.
Da Marzo, vedremo chi avrà la capacità, il genio e la forza di rinnovarsi. Insomma, chi dimostrerà le doti del vero fuoriclasse.
E innanzitutto la voglia di non fermarsi. E magari anche un po’ le prime sensazioni giuste di crescere, di maturare. Con la mamma che parla di un nipote, e un fratello minore ormai convinto a far parte stabilmente del circuito, con abbastanza carattere e solidità per non sentire sulle spalle il peso del fratello.
E poi la voglia di ritrovare il decimo mondiale. Più forte di prima. Magari, a rinnovare forza e grinta è servita anche la delusione acida di un Mondiale perso non per debolezza, ma per altro.
In fondo Valentino ha ragione quando dice che non c’è differenza fra avere 36 o 37 anni. La differenza la fa la determinazione, e quest’anno è cresciuta, per la voglia di fargliela in qualche modo pagare, prendendosi la rivincita. Intanto, dalla Spagna, Marquez, ha detto che se Rossi vuole chiarirsi, lo aspetta. La sensazione dopo questo Natale è che dovrà aspettare a lungo, quel chiarimento. Per Valentino le parole che contano le diranno la pista. E partiranno innanzitutto da come i piloti e le case sapranno cambiare nel rapporto con le nuove gomme e con la centralina unica.
Da Marzo, vedremo chi avrà la capacità, il genio e la forza di rinnovarsi. Insomma, chi dimostrerà le doti del vero fuoriclasse.