Moto gp: a Valencia è morto lo sport
“Qui rischiamo la vita…” ha detto Marquez. Già, è per questo che il motociclismo è sport assolutamente individuale, la sfida tra l’uomo, la pista, la velocità e il tempo. Insomma, il motociclismo è ed è sempre stato tutto quello che a Valencia, grazie a Marquez, non si è visto. e il problema ora è spiegare perchè.

Sarebbe interessante capire dove, e da cosa, le vicende tristi del finale
di questo Mondiale disastrato sono nate. Se è qualcosa successo in pista o semplicemente nella testa e nella storia di un pilota che un giorno
decide di scagliarsi contro una leggenda, scegliendo di sostenerne un’altra.
Quel che è certo, è che dal momento in cui Marquez ha deciso di difendere,
pensiamola bene “la bandiera spagnola”, l’universo dello sport dei motori è
crollato, lasciando una voragine immensa.
Dal prossimo gran premio, non ci sarà
da seguire solo un pilota, ma anche le amicizie e le allenaze, perché
ora sappiamo che possono decidere un mondiale. Questo vuol dire che gran parte
del fascino che può avere la vicenda dell’uomo solitario in una sfida contro la velocità è perso. Il motociclismo
assomiglierà un po’ al ciclismo, dove le allenaze contano anche se vergogne come quelle valenciane, in una corsa come il Mondiale, non se ne sono mai viste.
E poi, il motociclismo, dopo Valenxia, è diventato apertamente sport per nazioni. Adesso sappiamo che anche per le "marche" conta più la bandiera che la vittoria, e accetteranno quando un pilota, di fronte ad un connazionale, deciderà di accontentarsi di un secondo posto mentre potrà lo stesso contro un pilota che “parla un’altra lingua” pur di frenarla potrà rischiare di perdere un qualsiasi piazzamento.
Ecco, questo è il panorama valoriale che dopo Valencia la Gp
dà. Ed è a questo che tutti quelli che si occupano di esso devono
rispondere. Va bene così?
Far finta di niente, è solo far male all’ambiente in cui vivono. Domenica la Gp ha avuto ascolti calcistici. Ora bisogna dare una risposta a questo pubblico vasto, prima di perderlo definitivamente.