Tour, week-end sui Pirenei: che noia!

Le tappe epiche trasformate con la tattica delle volate, una squadra davanti, tutti gli altri a ruota. Un diesel noioso che tritura gli animi folli, liberi, gli avventurieri che sanno soffrire. La legge del più forte? Anche Merckx, Hinault, Indurain erano i più forti, ma sui Pirenei….

Tappe in diretta tv. Ore e ore di chiacchiere e nulla.

A guardare una fuga di quelli che non contano, e quelli dietro a velocità regolare e veloce il giusto, in salita, pianura e discesa. Un 25 all’ora di squadra in grado di spegnere ogni coraggio e ogni fantasia.

Scusate, ma il ciclismo è un’altra cosa, se questa è l’evoluzione scientifica, ci si pensi bene, perché di noia sta morendo anche la formula uno, figuriamoci se non può farlo uno sport che tutti amano da sempre falcidiare.

L’attacco in discesa? Ok, bello. Ma tre tappe di fuoco non possono fermarsi lì. Ormai la tattica è quella, perfezionata anno dopo anno. Sky si prende i più forti, li mette a tirare davanti per il capitano, e il Tour muore. Sì, sulle Alpi qualcosa succederà, ma a questo punto che senso hanno le tre settimane?so a viso, di fronte la treno sky sanno già che è una partita persa.

Quelli tirano, davanti, e gli spiriti liberi si consumano meno dopo metro. A loro piace scattare in faccia, dare tutto, sfidarsi v

Froome è il più forte? Anche Merckx, Hinault, Indurain lo erano, ma non contavano su una frullata e via. Rischiavano, soffrivano, vincevano, a volte perdevano, ma si facevano amare.

Il ciclismo ha allargato i confini, e ha cambiato faccia. Il ciclismo oggi ti mostra la tappa in tv per intero, mentre un tempo viaggiavi di fantasia e forse vedevi l’ultima scalata.

Certo, ieri i coraggiosi ci hanno provato, Martin, Yates, quelli che per scelta e fortuna sono fuori dalla melina Sky, ma non hanno potuto nulla, come nulla può fare ancora Fabio Aru, che però la prima settimana la soffre sempre, mentre Nibali ieri sembrava vicino a quello dei giorni migliori. Il suo ruolo era quello di essere leale, ma lo stesso sulle Alpi l’impressione è che potrebbe essere un pilastro per il capitano oppure far divertire, come sa fare.

Comunque, oggi, ai tempi del ciclismo scientifico, si corre così. Senza crisi clamorose. Ma neanche vittorie epiche da raccontare.

Meglio ieri o oggi? Noi la risposta l’abbiamo, ora se la dia il Tour, perché la noia uccide, e cala il pubblico, e la pubblicità, e allora scendono i fatturati…