Schwazer positivo, ancora doping? Basta, ma non solo a lui…
Tutti sono increduli, ora,perchè sembrerebbe che il cammino di redenzione seguito dalla credibilità del crociato Sandro Donati, sia stato una truffa. E’ difficile crederci. Capire. Comunque è l’ennesima dimostrazione che il sistema non funziona e non è migliorato, e questo non è colpa dell’atleta.

Incredulità. Questo è il sentimento di una notizia trapelata
sulla Gazzetta, che parla di una positività di Schwazer ad una sostanza non ancora
definita. Sarà vero? Nel caso siamo alla farsa, e di fronte ad un uomo con
problemi. Oppure ad una truffa, o a una trappola o…
Ma, comunque fosse, quel che è successo è assurdo. Come è possibile che se l’esame veramente risale a qualche mese fa, non si sia saputo niente fin’ora? E come è possibile che la notizia venga da un giornale, vaga e non definita, invece che dai mezzi ufficiali?
E come è possibile che ne frattempo Schwazer abbia potuto vincere tutto, fra dibattiti, lacrime, gioia, rabbia, polemiche e commozione?
Qui il problema non è l’atleta, che sicuramente pagherà. Il
problema è quello che rimane dopo tanti anni di cultura antidoping.
Un sistema
che non funziona negli organi ufficiali, che non sanno fermare prontamente un caso
positivo, che non comunicano ufficialmente e solo a volte lasciano trapelare,
seminando dubbi.
Il problema è tutto ciò che permette di sollevare dubbi ad un mese dalle
Olimpiadi, che non cancella prima la colpa.
E il problema vero è che tutto
questo rimarrà, anche dopo che Schwazer, se colpevole, verrà cancellato dalla
storia dello sport. Gli altri, invece, rimarranno.