Razzismo: il grande calcio riparta da Bovisio Masciago
Una lezione per quel calcio che parla ma non mette in campo nessuna azione. La squadra under 17 di una cittadina brianzola decide di lasciare il campionato dopo gli insulti rivolti da suoi tifosi all'arbitro dimostrando che è semplice dire no al razzismo: basta avere il coraggio di andarsene.

Sì, lo sappiamo. Ritirarsi da un campetto, davanti ad un pubblico di genitori, è più semplice rispetto ad uno stadio, dove magari è lo stesso addetto alla sicurezza che ti dice di andare avanti ma... il gesto, probabilmente, non ha precedenti nella storia dello sport:
l'Ac Bovisio Masciago, dopo che alcuni suoi tifosi domenica hanno
rivolto insulti razzisti a un giovane arbitro di origine marocchina, ha
deciso di ritirare la squadra Allievi dal campo ma non solo...
Un cartellino rosso è sempre bella
punizione. Ma ci sono gesti esemplari che possono insegnare molto di
più: l'Ac Bovisio Masciago ha quindi deciso di ritirare la squadra Allievi dal
campionato. Una decisione maturata dopo il brutto episodio avvenuto
domenica scorsa a Desio, quando alcuni suoi tifosi hanno rivolto pesanti
insulti all'arbitro di colore.
La decisione è stata rivelata direttamente dalla società attraverso un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook:
Domenica 10 aprile durante la partita Ac Desio – Bovisio Masciago categoria “Allievi” girone B è avvenuto un increscioso episodio dal quale la nostra società prende nettamente le distanze. A fronte di un calcio di rigore concesso alla squadra avversaria, dagli spalti un paio di genitori apostrofavano il direttore di gara con insulti razziali, causando la sospensione della gara. Al rientro negli spogliatoi il nostro istruttore non cercava di riportare la calma bensì continuava con reiterate proteste per la decisione presa. Per tale motivo si riteneva necessario l’esonero immediato. La società si scusa con il direttore di gara e con chi ha dovuto assistere a questo spettacolo deplorevole e rende noto di aver allontanato gli autori del fatto. Inoltre per dare un chiaro e forte messaggio a tutto l’ambiente si è deciso di ritirare la squadra dal campionato primaverile. Consapevoli che a pagare sono i meno responsabili di tutti, cioè i nostri ragazzi, nostro malgrado non possiamo e non vogliamo permettere che questo possa ripetersi.
La decisione è stata rivelata direttamente dalla società attraverso un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook:
Domenica 10 aprile durante la partita Ac Desio – Bovisio Masciago categoria “Allievi” girone B è avvenuto un increscioso episodio dal quale la nostra società prende nettamente le distanze. A fronte di un calcio di rigore concesso alla squadra avversaria, dagli spalti un paio di genitori apostrofavano il direttore di gara con insulti razziali, causando la sospensione della gara. Al rientro negli spogliatoi il nostro istruttore non cercava di riportare la calma bensì continuava con reiterate proteste per la decisione presa. Per tale motivo si riteneva necessario l’esonero immediato. La società si scusa con il direttore di gara e con chi ha dovuto assistere a questo spettacolo deplorevole e rende noto di aver allontanato gli autori del fatto. Inoltre per dare un chiaro e forte messaggio a tutto l’ambiente si è deciso di ritirare la squadra dal campionato primaverile. Consapevoli che a pagare sono i meno responsabili di tutti, cioè i nostri ragazzi, nostro malgrado non possiamo e non vogliamo permettere che questo possa ripetersi.
Le nostre scuse vanno anche alla società A.C. Desio con la quale abbiamo sempre avuto ottimi rapporti.
L’ACD
Bovisio Masciago Calcio non permetterà che la passione e l’impegno di
tanti collaboratori possa essere associata ad episodi che con lo sport
non hanno nulla a che vedere.
Nello specifico, si era trattato di insulti rivolti da alcuni genitori al giovane arbitro Ahmed Khater, residente a Monza ma di origini marocchine, colpevole a loro modo di vedere per il rigore concesso all'Ac Desio nei primi minuti della partita.
Insulti razzisti che avevano poi spinto il coraggioso direttore di gara a sospendere la partita ritenendo che non vi fossero più le condizioni idonee per disputare il match.
L'Ac Bovisio Masciago, con un gesto precedenti, ha dato una lezione a tutti, giocatori e tifosi, riportando lo sport nella sua giusta dimensione. Fatto di vittorie e di sconfitte, ma soprattutto di rispetto. La scelta di questo provvedimento esemplare è davvero da standing ovation.
GG
Nello specifico, si era trattato di insulti rivolti da alcuni genitori al giovane arbitro Ahmed Khater, residente a Monza ma di origini marocchine, colpevole a loro modo di vedere per il rigore concesso all'Ac Desio nei primi minuti della partita.
Insulti razzisti che avevano poi spinto il coraggioso direttore di gara a sospendere la partita ritenendo che non vi fossero più le condizioni idonee per disputare il match.
L'Ac Bovisio Masciago, con un gesto precedenti, ha dato una lezione a tutti, giocatori e tifosi, riportando lo sport nella sua giusta dimensione. Fatto di vittorie e di sconfitte, ma soprattutto di rispetto. La scelta di questo provvedimento esemplare è davvero da standing ovation.
GG