Nibali ha ragione: il gelo non può uccidere una corsa a tappe…

La decisione di non correre la tappa deve essere stata dura anche per l’organizzazione, ma non quanto, per un corridore e un team che hanno puntato in grande sulla Tirreno Adriatico, vedere sfumare gran parte dei piani di vittoria. E intanto i francesi sono pronti a cogliere i frutti

A marzo, può nevicare sopra i mille metri. E, a marzo, può fare anche davvero freddo. Le soluzioni sono tre. O si corre finchè l’umano lo consente, o si rende il ciclismo uno sport sospendibile, ma a questo punto diventa un’altra cosa, o almeno per le gare fondamentali, si prevede un piano B. Che vuol dire un percorso d’emergenza. Perché la Tirreno Adriatico 2016 è stata praticamente annichilita.

Senza la tappa di montagna, la Tirreno diventa un percorso per passisti velocisti, un tracciato nervoso in cui un Nibali difficilmente può fare la differenza. Ma anche ammesso che le condizioni per correre non ci fossero, è difficile stabilirlo ventiquattrore prima, a meno che non siano altre le ragioni dello stop, più impellenti, , e qui viene davvero il dubbio che forse la gara non è partita non perché i corridori non potevano arrivare lassù un giorno dopo, ma il materiale dell’organizzazione molte ore prima…

Ok, la Parigi Nizza è stata due giorni fa anch’essa interrotta per neve, ma la decisione è stata presa con i corridori in strada, una professionalità e una serietà del tutto diverse da quella purtroppo dimostrata dalla nostra parte.

Cosa, dire? Peccato. Peccato per Nibali, Peccato per l’Astana, peccato per i corridori, peccato per le tv e peccato per il ciclismo.

Peccato anche perché in un confronto fra corse omologhe, è chiaro che a perderci in futuro è l’Italia, difficile pensare che l’immagine della Tirreno non venga in qualche modo offuscata da questo episodio, e non vorremmo che dall’anno prossimo la corsa dei due mari torni ad essere un serbatoio di serie b, dopo che proprio le vittorie di alcuni dei grandi che avevano scelto l’Italia, fra cui lo stesso Nibali, avevano rivalutato a parirango della cugina francese

1 commenti

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ciclisti del cazzooooo con tutti i mezzi che hanno ora andate a conchiglie sulla spiaggia | lunedì 14 marzo 2016 12:00 Rispondi