Olimpiadi 2024, abbiamo un sogno e quel sogno "era" Roma
L’Italia ci riprova con l’Olimpiade e ci riprova con Roma, 64 anni dopo. Quella fu l’apoteosi della rinascita Italiana. Questa cosa sarà? La scelta è nelle nostre mani. Intanto però, per passare dai sogni ai fatti, c’è da battere, su tutti, Parigi.

Davanti alla solita platea che conta di 1000 spettatori, il progetto, sogno, prospettiva o miraggio di Roma 2024 è
partita.
Ci sarà molto da fare. Innanzitutto dal punto di vista politico. C’è
da battere i cugini francesi, quelli bravi a fare i fighi, sopravvalutando
Parigi proporzionalmente a quanto noi sappiamo svalutare Roma. E poi Budapest,
a rappresentare il nuovo che viene dell’est Europa, un blocco in marcia verso
un possibile boom come noi con la prima olimpiade. E poi al di là dell’oceano viene Los
Angeles versione Hollywood, tanto per dire la potenza mediatica che potrebbe mettere in campo.
Ce la faremo?
Mah. La prospettiva per la vittoria dovrebbe partire da ciò che mettemmo in campo l’altra volta che
vincemmo.
Dalla sostanza di quell’Italia. Un paese ottimista, in crescita
economica, consapevole di essere Italia. Roma 2024 dovrebbe partire dal sogno culturale
e positivo di allora.
Una maratona corsa fra le fiaccole della Via Appia, la lotta ai Fori Imperiali. Una modernità che partiva da radici antiche, con impianti destinati
a durare. Molto, di quelle olimpiadi, è ancora architettonicamente vivo, a Roma. Oltre al
ricordo.
Certo, ci serve un cambio ideale, anche rispetto ad Expo 2015.
Perché, al di là ella disputa tra successo o meno, avete
presente il buio di Expo nel 2016?
La Disneyland smontabile a Rho e il cosa ci facciamo adesso di quell’area? No, la prospettiva di un’Olimpiade usa e getta è davvero quello che non può vincere, oggi. Cominciamo a ricordarci che siamo Italiani, e dalle nostre parti ci sono monumenti che vivono da millenni.