Sarà una grande edizione del Giro di Polonia, quello che partirà domenica da Varsavia. Al di là della presenza del ciclismo polacco che si è messo a contare assai, vedi il campione del mondo Michal Kwiatkowski, sarà in gara tutta l’Italia ciclistica che non ha fatto il Tour, a partire da Fabio Aru, in preparazione per la Vuelta, e Diego Ulissi, probabilissimo capitano azzurro dei mondiali di Richmond.

La migrazione del pedale italiano oltre le Alpi è dovuta ad un calendario di attività agonistiche drammaticamente nullo, vista la marea di corse storiche che sono state chiuse per l’assenza di sponsor e sostegni istituzionali.

Ad agosto per le due ruote professionistiche nella penisola non ci sarà nulla. Eravamo la patria del ciclismo, e questo nulla, fa male.

In Polonia comunque, dopo la vittoria del 2012, torna anche un Moreno Moser che dopo il successo ritrovato in Austria e il secondo nella crono tricolore, sembra rinato. Lui ci spera ed è ottimista, in fondo 26 anni sono giusti per ricominciare la carriera e magari garantiscono l’esperienza per reggere alle pressioni che probabilmente per quello che ha mostrato agli esordi trai prof e il nome che porta, in questo biennio sul possibile campione si sono rivelate un po' troppo pesanti.