Yates a sua insaputa vince il Clasico di San Sebastian

Adam Yates dopo la sfortuna dello scorso anno, vince a San Sebastiano, ma senza saperlo. In una classica corsa al buio sia televisivo che dell’informazione in corsa, perché ormai anch’essa vive sui canali satellitari, il britannico ha attaccato allo scollinamento dell’ultimo colle, convinto che davanti ci fosse una fuga. E invece…

Adam Yates anche l’anno scorso poteva vincere a San Sebastian, se non ci fosse stata la caduta che l’aveva coinvolto a pochi chilometri dal traguardo.  Brutto incidente, che era costato una frattura ad un dito della mano. Una amarezza inattesa, l’anno scorso. Quest’anno è venuto invece un successo altrettanto inatteso.

La corsa basca di quest'anno è stata tradita dalla tecnologia. Un buio televisivo ha avvolto gli ultimi cinquanta chilometri, buio che ha lasciato senza informazioni anche le ammiraglie, abituate a seguire la corsa dagli schermi televisivi.

Così, quando Yates è scattato, era convinto che la sua fosse una fuga per un piazzamento, non per la vittoria.

In realtà il gruppetto dei grandi aveva già assorbito tutti i fuggitivi precedenti, e così, grazie ai tatticismi e alle liti fra Valverde e Purito Rodriguez, il ventitreenne britannico è andato tutto solo verso il traguardo. Surreale l’arrivo, con Yates (comunque un talento pronto ad esplodere) impegnato sull’auricolare che indifferente è passato sotto lo striscione, alla fine uscendo con un incredulo; ma ho vinto io?

Dietro, è giunto il gruppo dei migliori (e dei litiganti), un vero palco reale, con nell’ordine Gilbert, Valverde, Moreno, Rodriguez, Mollema e  Martin a far da scorta ad un campioncino che ha vinto la sua prima grande corsa senza rendersene conto. Un debutto sicuramente indimenticabile..