Fabio Aru: tutti zitti: la stagione si può ancora salvare

Il Tour, o meglio una tappa, non sono andati come dovevano. Peccato, ma probabilmente qualcosa è mancato nella strategia annuale di squadra. E adesso? Tutti zitti e pensiamo all’Olimpiade. E poi alla Vuelta.

L’ambiente Astana ha accettato in silenzio la sconfitta, capendo che  qualcosa ha sbagliato in programmazione, perché è impensabile mettere il peso di una multinazionale al Tour unicamente sulle spalle di un debuttante.

Una giornata storta può capitare, ma al Tour è una tragedia. E’ il male ormai tragico di questo ciclismo da venti giorni e via, che lascia in freezer i ciclisti per mesi e mesi, e poi se gira storta si rischiano annate come buchi neri in carriera. Magari ci vorrebbe più coraggio, per mettere qualche trofeo in banca prima, una scelta che servirebbe anche a togliere responsabilità al momento del clou.

La vittima di questo sistema è stato Fabio Aru. Ha dato tutto, come sempre, anche se qualcosa nella preparazione non è andata, perché la freschezza solita si è vista poca, e quella prima cronometro ha fatto male.

L’ultima tappa in salita però è successo qualcosa, chissà cosa. Magari semplicemente un tracollo psicologico, ci sarebbe forse voluta più spensieratezza, quella giusta per un ventiseienne, la stessa dimostrata da Bardet, un coetaneo di Fabio che infatti ha meritato dove ha arrivato proprio per la fantasia.

Ecco, forse l’unico appunto da fare a Aru è che in quell’inizio di discesa attorno al Monte Bianco, in cui Bardet ha preso tappa e podio, anche solo per spensieratezza accanto al francese avrebbe potuto esserci anche lui. Entrambi sanno essere giovani e coraggiosi, potrebbero essere in futuro l’antidoto alla noia dello stile Sky.

Vedremo. Intanto per salvare l’annata Fabio ha settimana prossima nientemeno che l’Olimpiade, e può fare bene, e poi la Vuelta e perché no, il Lombardia.

Dunque, tutti zitti, su la testa e pedalare.  

1 commenti

BRUNO :
Tutti noi italiani, ma in particolare i sardi, avremmo voluto una prestazione da primo della classe, ma se ricordo bene la sua stagione non è iniziata bene, per vari motivi. Per questi motivi la preparazione ha avuto dei ritardi, e chi fa o, ha fatto sport, conosce le difficoltà ha dare il massimo per essere il primo della classe. D'ora in avanti , sicuramente ci darà le soddisfazioni che aspettiamo. Aioh Aru, sono con te. | mercoledì 27 luglio 2016 12:00 Rispondi