Ciclismo: agli Europei un percorso serio e una Italia seria capitanata da Aru
Se le Olimpiadi, visti percorso e partecipazione sono state un vero mondiale, anche gli Europei, a leggere le convocazioni di Cassani, salgono di rango. A Plumelec, il 18 settembre, scenderà in campo una Italia vera contro avversari veri, su un percorso selettivo.

La Bretagna, la terra del ciclismo storico rappresentata da Bernard Hinault, ospiterà gli Europei di ciclismo che avrebbero dovuto corrersi a Nizza che ha rinunciato all'impegno dopo essere stata colpita dal terrorismo.
Il percorso è ricalcato su quello dello storico Premio Plumelec-Morbihan, 17 giri tormentati con arrivo sulla cima di una salita da poco più di un chilometro con pendenza media del 7.8 per cento.
Il primo Europeo dei professionisti farà, dal punto di vista organizzativo e dell’attenzione tecnica, da subito sul serio, con dirette televisive su tutto il continente e partecipazioni tecniche importanti.
A testimoniare questa ambizione, è la nazionale annunciata da Davide Cassani, il meglio che probabilmente il nostro ciclismo possa presentare su quell’impegno, riservando le attenzioni dei velocisti al Mondiale in terra araba.
Ecco i convocati: Fabio Aru (Astana), Diego Ulissi (Lampre – Merida), Gianluca Brambilla (Etixx-QuickStep), Valerio Conti (Lampre-Merida), Fabio Felline (Trek-Segafredo), Davide Formolo (Cannondale-Drapac), Michele Scarponi(Astana), Davide Villella (Cannondale-Drapac), Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), Enrico Gasparotto (Wanty-Groupe Gobert), Gianni Moscon (Sky), Moreno Moser (Cannondale-Drapac) e Giovanni Visconti (Movistar).
Una squadra forte, con reduci dalla Vuelta e non e con Aru probabile capitano ma moltissime altre frecce nell’arco.
Di fronte si troveranno il meglio del ciclismo di stagione (tranne qualche eccezione) a partire dal padrone di casa Alaphilippe e Sagan. Sarà una bella corsa da vivere, un impegno che potrebbe cancellare in parte le amarezze dell’Olimpiade vissute da grande Italia, purtroppo finita come sappiamo…