Crono: Aru grande, l’Astana un po’ meno
Grande Fabio, che resiste al massimo a cronometro ad un Demoulin scatenato e al top. Arriva a 1.53, tre secondi dalla maglia rossa. E il pensiero va a Landa a Cortals, che soffia a Aru l’abbuono

Che dire. Demoulin non ha rubato nulla, è stato un grande e se riuscirà a rimanere attaccato ad Aru anche nelle prossime tappe, si sarà guadagnato questa Vuelta con grande onore.
Che dire. Aru ha fatto più di quello che poteva. Ha corso saggiamente, misurando le forse e tenendosi in tasca un gran finale. Testa, forza e cuore, come sta crescendo Fabio. Aru e Demoulin sono guerrieri di un duello meraviglioso. Chissà se questa Vuelta sarà la prima di tante battaglie fra i due.
Ma, che dire. Quei tre secondi che ora in classifica dividono i due, con dietro l’italiano, fanno male, tanto male. Perché il pensiero va automaticamente al tappone di Cortals, a Landa in fuga, Fabio dietro. L’ammiraglia che chiede al basco di fermarsi, l’altro che non lo fa. Un peccato enorme, perchè se anche Landa avesse voluto tenersi la vittoria, sarebbe bastato un rallentamento ad aspettare l’altro, perché Fabio con una guida a far ritmo, quei tre attimi su Demoulin se li sarebbe presi, eccome.
Che dire… Da tutto questo esce comunque che, se la Vuelta sarà persa, non lo avranno fatto i corridori, ma la squadra. In particolare quella dirigenza kazaka che stressa, critica, impone, ma quando deve far scelte giuste non le fa e anche non ha la forza per imporle.
L’Astana rischia di aver buttato via la Vuelta, importanti saranno le prossime tappe, che tranquille non saranno. Comunque, chiunque vinca, bene ai due giovani campioni. Mano bene alle scelte sbagliate dei kazaki, vediamo cosa si inventeranno ora per mettere in crisi l’olandese.