Un monumento per Sinisa, uomo coraggioso…

E’ rimasto fermo, sempre uguale alle sue idee e a se’ stesso. Non ha vacillato, neanche davanti alle contestazioni e di fronte ad un’Inter che sembrava di un’altro pianeta. Il tempo ha dato ragione a lui e alla sua coerenza. Complimenti, uomo.

Non è che un 5 a 0 con l’Alessandria arrivato alla fine del sogno debba essere causa scatenante di una esaltazione ma lo stesso il bel match di ieri sembra uno dei puntini da unire per costruire la parabola positiva di un allenatore che sta crescendo nella maniera giusta, consapevolezza, personalità e capacità di gestire al meglio i beni che una società gli mette a disposizione.

Basta andare a due mesi fa, e si trova la situazione di un allenatore rossonero vacillante come grano dentro una tempesta. La società voleva sostituirlo, solo che non esistevano alternative credibili e tantomenoi soldi per finanziarle, tali alternative.

Certo, l’irritazione lassù era tanta per come Mihajlovic sistematicamente ignorasse le battute e i suggerimenti del capo, e per di più facendo "il gradasso" in mezzo a risultati assolutamente negativi, specie se confrontati con quelli dei cugini, cartina di tornasole fondamentale negli umori milanesi.

Compiacimento a qualche suggerimento del presidente?

No. “Accetto tutto e vado avanti per la mia strada.”

Questo è stato il mantra vincente di Sinisa, che ha dimostrato che a volte essere uomini paga. Adesso, la squadra rossoneraa in Campionato fa paura a tutti, l’Inter da cura psichiatrica è a un punto, il Milan a un passo da uno dei due titoli nazionali e sembrerebbe che l’esonero potrebbe trasformarsi in un rinnovo contrattuale.

Vai Sinisa, grande campione, sempre avanti per la sua strada.