La fine di Balotelli?

La parabola di SuperMario sembra ormai chiara. E’ un’eternità che è sparito dai titoli dei giornali come calciatore "attivo" e questo, per uno che di mestiere deve fare proprio il calciatore, è piuttosto indicativo.

Reggio Emilia, e l'assenza totale dell'attaccante, seppure era schierato in campo, è stato indicato da tutti come l’ennesimo, forse ultimo flop di un calciatore ormai più presunto che altro.

Sì, c’è stata l’operazione ad interrompere una stagione che doveva essere del riscatto. A questo 2016 d’assenza, però, andrebbero sommati i mesi di vaga presenza nel campionato inglese scorso, accompagnati dal pressoché assoluto silenzio sulle prestazioni tecniche.  Insomma, Balotelli da un bel po’ di tempo,  non sta facendo il calciatore "giocante", cosa difficile da comprendere visto che si tratta di un atleta venticinquenne.

La situazione, comunque, è sempre più difficile. Perché Balotelli non sarà mai un atleta qualsiasi. E’ uno che ha da sempre l’onere e l’onore di avere addosso i riflettori ad ogni partita, anzi, anche prima, con schiere di giornalisti pronti a censurare ogni suo comportamento anomalo in campo e nella vita. 

In pratica, Mario in questi mesi si gioca tanto. Un prendere o lasciare. Rialzarsi da questa situazione, per lui,  sarà soprattutto ogni volta mettere in campo le risorse caratteriali, se ci sono.

Quelli che sono disposti a credergli sono sempre meno, fallisse anche al Milan (e c’è vicino, Miha gli darà ancora fiducia?) diventerebbe una scommessa di squadre che vogliono rilanciarsi, non top club. Una discesa lenta dal paradiso della top class alla turistica che solo Mario può arrestare, puntando su se’ stesso.

Raiola, alla discesa del fatturato, potrebbe anche decidere di mollare il talento finora fra i più pagati del pianeta. Comunque il mondo dei giornali ha già aperto la quota sulla sua fine da calciatore. Balotelli riuscirà a sorprenderli? Vedremo