Povera Italia avanti...
Un goal di braccio di Pellè dà la vittoria all’Italia e il primato nel girone che senza successive distrazioni, dovrebbe portare direttamente all’Europeo. Insomma, un’Italia modesta negli uomini come non mai si è dimostrata almeno fortunata e utile, doti che nel passato, ci hanno portato anche soddisfazioni. Ora però l'obiettivo è non distrarsi.

Primo dato: la Croazia dei top player tanto quotati sul mercato, nel pomeriggio, non
era riuscita ad andare al di là di uno 0 a 0 con l’Azerbaijan dopo una partita incolore.
Quindi se piangiamo, non siamo i soli.
Secondo dato. L’Italia modesta e incerta nelle formazioni, nonostante tutto è prima del girone. Domenica dovrà continuare ad essere utile contro la Bulgaria,avendo il vantaggio di già sapere come sarà finito lo spareggio Croazia-Norvegia.
Secondo dato: l’Italia ha vinto ma ancora una volta si è dimostrato
quello che può essere. Una formazione tecnicamente modesta se confrontata alla
storia di quasi tutte le nostre precedenti formazioni azzurre ma con il dono di poter essere umile
e poter fare di questa umiltà un’arma.
Fra l’altro, il panorama non
offrendo eccellenze dà comunque un assortimento omogeneo di giocatori da cui Conte, a differenza di molti atri ct, può trarre il
meglio di volta in volta senza sollevare polemiche, sta a lui la responsabilità e la capacità di non
perderci la testa come fece Prandelli ai Mondiali.
Vedremo. Certo quella di
ieri era una squadra volenterosa ma che ha anche rischiato, dimostrando
che neanche dietro le certezze potrebbero essere così inossidabili. L'Italia: un undici composto da
qualche fuoriclasse per ciclo naturale in declino, qualche prospetto importante
in via di definizione e numerose buone volontà che sarà importante siano
all’apice nel periodo giusto.
Vedremo, certo non avremo una squadra da album
Panini da conservare, ma lo stesso umiltà, concretezza e intelligenza a
volte sanno fare miracoli, attenzione a mugugnare!
Per ora, però, non distraiamoci.