Milan: tutti i numeri della crisi
I numeri impietosi della crisi profonda che ha colpito la squadra rossonera

Il Milan è entrato ufficialmente in crisi. Lo dicono i numeri, lo dice il gioco, lo dicono i tifosi, ma sopratutto lo dice il presidente, Silvio Berlusconi.
Proprio lui, dopo il ko casalingo contro l'atalanta di 7 giorni fà aveva tuonato che le sconfitte con squadre che guadagnano un quinto della sua, sono inaccettabili. Chissà cosa avrà pensato dopo un'altra sconfitta, quella rimediata contro la Lazio, la terza in quattro gare disputate in questo inizio di 2015.
Ebbene sì, perchè solo uno è il punto racimolato dal Milan in questo gennaio nero, quello ottenuto contro il Torino, tra l'altro punto più che sudato. Le altre partite hanno visto la squadra di Inzaghi arrendersi contro Sassuolo, Atalanta e appunto Lazio.
Proprio lui, dopo il ko casalingo contro l'atalanta di 7 giorni fà aveva tuonato che le sconfitte con squadre che guadagnano un quinto della sua, sono inaccettabili. Chissà cosa avrà pensato dopo un'altra sconfitta, quella rimediata contro la Lazio, la terza in quattro gare disputate in questo inizio di 2015.
Ebbene sì, perchè solo uno è il punto racimolato dal Milan in questo gennaio nero, quello ottenuto contro il Torino, tra l'altro punto più che sudato. Le altre partite hanno visto la squadra di Inzaghi arrendersi contro Sassuolo, Atalanta e appunto Lazio.

Crisi aperta quindi: ma chi sono i veri colpevoli? Le colpe certamente sono da dividersi equamente tra allenatore, giocatori e società. Il primo, forse con troppa poca esperienza per allenare la prima squadra, non riesce a trasmettere quella grinta necessaria ai suoi ragazzi per farli rendere come vorrebbe. I giocatori certo non ci mettono del loro meglio, sono svogliati in campo, perdono sempre il primo contrastro e hanno perso quella voglia di combattare in campo che avevano nella prime giornate del campionato.
E dulcis in fundo la società: acquisti non adatti ad una squadra come il Milan, giocatori non all'altezza che non riescono ad uscire da questa situazione che si sta facendo sempre più pericolosa. Le altre squadre in questo mercato di riparazione si stanno rinforzando con giocatori importanti quali Shaquiri, Podolski, Gilardino, Diamanti ed Eto'o, solo per citarne alcuni... mentre la società di Berlusconi acquista Cerci, che non ha mai realmente convinto e Suso, oggetto troppo misterioso.
Inzaghi riuscirà a riportare a galla la baracca o dovrà arrendersi e lasciare il posto ad un nuovo traghettatore, l'ennesimo cambio tecnico in questi ultimi anni?