L’Europeo di calcio più noioso della storia
Troppe squadre, partite, gironi eliminatori inutili, match poco spettacolari, di conserva. L’esigenza di rendere il prodotto lungo e adatto alle tv rischia di rovinare l’interesse e il piacere per il calcio. Quello vero.

Il dato medio per sabato per le partite europee su Sky è di circa due milioni di spettatori. Tanti? Pochi? Mah. Certo, poi vanno aggiunti quelli della Rai, circa 6.000.000 ma il risultato per un match di cartello non cambia granchè. Di sicuro non sono numeri trionfali, dato il battage pubblicitario e gli strilli degli ultimi mesi.
Se gli ascolti non sono granchè, di sicuro il dato tecnico è negativo, viste anche le successive partite domenicali. Poco spettacolo, squadre non sempre all’altezza, impegnate a raccogliere il massimo con il minimo sforzo, dato che i gironi eliminatori, da cui passeranno quasi tutte, sono alquanto inutili.
Si promoziona così la bellezza del calcio? Mah. Difficile pensarlo. Semplicemente si usa la passione degli sportivi a scopo commerciale e finanziario, nient’altro, credendo il loro amore eterno.
Magari è così, ma lo stesso pare difficile immaginare che tutto sia inesauribile. L’interesse, la curiosità, la forza del tifo. Prima o poi si dovrà fare i conti con la verità, quella che dice che il vero calcio non è quello di questi Europei, dove fa più parlare la cronaca che il campo.
Certo, la selezione tecnica prima o poi poi verrà, e magari dai quarti, o dalla eliminazione diretta, monterà l’interesse. Però attenzione che il problema è anche un altro: se un impegno così diluito fa bene alle finanze delle federazioni e alle tv non fa bene ai club, perchè usura un patrimonio essenzialmente loro, i calciatori, e già in questo c’è un seme di discordia.
Stasera comunque verrà l’Italia. Gli ascolti cambieranno, un po’ per curiosità e un po’ per amore. Speriamo che cresca alla lunga anche la bellezza del calcio in campo, anche se così sembra proprio non andare…