Settebelli ok, a un passo da Rio
Risultato eccezionale per la pallanuoto italiana ai mondiali di Kazan. Sia donne che uomini hanno guadagnato autorevolmente la semifinale, ed ora sono vicini al titolo e ad un passo dal podio, che vorrebbe dire andare a Rio senza passare dai tornei di qualificazione con stress connessi.

E stata l’Italia maschile, ieri sera, l’ultima a staccare il
pass per le semifinali di Kazan, da giocarsi in rivincita contro la
Serbia, vincitrice della World League a Bergamo (a noi scotta ancora
l’eliminazione subita ai rigori dalla Croazia), anticipandoci nel viaggio verso il Brasile.
Una vittoria italiana nella semifinale, o nella eventuale terzo e quarto posto, vorrebbe dire essere già a Rio, senza spendere energie fisiche e nervose nei successivi tornei di qualificazione.
Bella la vittoria ai quarti dei ragazzi di Campagna (8 a 7; 2-2. 1-2, 2-1, 3-2) indizio di una ritrovata squadra dei sogni, un po’ perché l’Ungheria era il campione mondiale uscente, un po’ perché il match alla vigilia era stato caricato da messaggi “personali” che avevano reso il terreno di sfida assai nervoso, visto anche la storicità della sfida.
Una Italia in rimonta ha invece mostrato quanto ormai sia solida la ritrovata presenza nell’elite della pallanuoto, un segno di fiducia che l’impresa di Londra possa ripetersi dall’altra parte dell’oceano. Ora c’è la Serbia, che ha stritolato nei quarti gli Stati Uniti, impresa ardua ma non impossibile.
Meno suspense, più autorevolezza, (9 a 6, 1-0 3-3 3-2 2-1) ha segnato il vittorioso quarto delle donne. Ora in semifinale ci sarà l’Olanda, vice-campione europea, una squadra comunque battibile dalle azzurre viste contro la Grecia, cali di tensione a parte. Una Italia che sembra aver ritrovato il "giusto posto" nel mondo, e con Rio così vicina si può sognare.