Esclusione Diouf. Fino a prova contraria Bonitta ha ragione

In Italia bisognerebbe imparare a rispettare le scelte di un CT, a prescindere dai nomi che coinvolgono tali scelte. Bonitta ha dimostrato coraggio, fino a prova contraria. E da stanotte, forza Italia, si deve andare a Rio.

E’ sicuramente una scelta tecnica che sta alla base dell'esclusione di Valentina: quello che aspetta le ragazze in Giappone sarà un torneo basato sulla reattività, sulla difesa, e la potenza della Diouf poteva anche essere un ingombro in un torneo che comunque sarà decisivo per la storia a medio termine della nostra federazione, un conto è programmare da una Olimpiade partecipata, un conto è ripartire da 0.

Quindi, la scelta del ct Bonitta andrebbe rispettata a prescindere, sicuri che se sarà sbagliata sarà in grado di prendersi le sue responsabilità, cosa rara in Italia e non scontata nel caso la squadra fosse stata la più facile da buttar giù.

Da domani mattina alle 3, ora italiana, le chiacchiere comunque varranno zero, e si comincerà con la Corea e sarà già una partita indicativa, quella contro la squadra imperniata sulla Kim, perché ha uno spessore da non trascurare che potrebbe anche sovrastare un’Italia non perfetta.

Passare bene il primo match sarebbe input importante per le successive prove con Thailandia e Dominicane, dopo le quali potremmo già guardare con serenità verso Rio.

Ma cominciamo a passare bene la nottata, perché uno stop lì, contro le sudcoriane, con l’aleggiante fantasma di Valentina, potrebbe essere un fardello assai oneroso da portare avanti per una squadra che deve giocarsi tutto in pochi giorni da dentro o fuori.