Del Potro: miracolo argentino
Non ci sono dubbi, la prima Coppa Davis Argentina, vinta in casa del nemico, è innanzitutto sua, di Juan Del Potro, tennista rinato, pronto a vincere tutto semplicemente con il cuore.

Nel 2014 le sue lacrime e il volto trasfigurato per il dolore al polso sinistro avevano fatto il giro del mondo come la parola “ritiro” che si era amplificata, mese dopo mese, durante la sua lunghissima assenza.
Tre operazioni, qualche ricomparsa scoraggiante, poi il ritorno nel febbraio di quest’anno. Un 2016 in crescita, con risultati sempre più brillanti che hanno ahime anche coinvolto l’Italia, essendo stato Del Potro protagonista pressoché unico in campo Argentino ai quarti di finale di Davis giocati a Pesaro.
Dopo, sono venute le Olimpiadi, e il match meraviglioso, che molti dicono “dell’anno” con Nadal. Da quello sfinimento è venuta l’onorevolissima sconfitta in finale contro Murray, ma lo stesso il campo di Rio aveva mostrato quanto il miracolo Argentino fosse ormai compiuto.
La rivincita contro Murray, Juan l’ha colta in Davis, dopo oltre 5 euro di interminabile match, e proprio in Davis ora ha toccato il cuore di ogni argentino, vincendo in faccia ai croati con un inesauribile coraggio la prima coppa della storia biancoceleste.
E ora?
Ora, aspettiamoci sorprese. Per Juan Del Potro c’è ancora molto da vincere. E stupire.