Davis, Italia avanti fra dovere e onore.
Contro una Svizzera orfana di Roger Federer e Wawrinka, la missione di passare ai quarti non si presentava impossibile. E' andato tutto come previsto. Ora ci aspettano l'Argentina e in semifinale, nulla è perduto e molto può fare se ci saranno Fognini e il senso di una squadra …

Non c’è stata nessuna incertezza, l'Italia ha battuto la Svizzera con un secco 3 a 0 dopo il doppio,
vinto in un’ora e 45 con un perentorio 6-3, 6-1, 6-3.
La partita del sabato si somma ai punti dei due singolari, la maratona di 5 ore vinta da Lorenzi su Chiudinelli al tie break al quinto (6-3 4-6 5-7 7-5) e il successo al quarto di Seppi contro Laaksonen (7-5, 7-6, 3-6, 6-3).
Tutto ok quindi, anche se con qualche ansia in fondo comprensibile, dato il clima Coppa Davis.
Il prossimo turno si giocherà a Luglio, a Pesaro, in una arena estiva che si presenterà come di consueto tutta esaurita, per una città che con entusiasmo si sta scoprendo polo tennistico.
Ci sarà il Fognini del tutto è possibile al prossimo turno?
Mancano molti mesi ma la cosa non è scontata. L’infortunio muscolare in zona
addome non è di quelli facilmente risolvibili e con tempistica certa.
Una tegola abbastanza pesante su una carriera già tormentata caratterialmente. Vedremo.
Avversario pesarese sarà l’Argentina, alla seconda qualificazione consecutiva fra le prime otto, che non è avversaria semplice ma neanche impossibile per una squadra Italiana che come sempre potrebbe finalmente generazionalmente sostituire i risultati non esaltanti nell’individuale con un successo di squadra.
Poi in semifinale, le lotte estenuanti agli ottavi da cui
sono usciti Djokovic e Murray (capitani di Serbia e Gran Bretagna e probabili avversari) dicono che nella Coppa
tutto è possibile.
Miraggio nostro sarà la finale, un traguardo da tempo lontano, che
darebbe il senso ad una generazione e ad una politica.
Vedremo