La Juve dei record

Dopo quelle degli scudetti consecutivi, la stagione 2015/2016 per la Juventus segna altri record, questa volta negativo. Non era mai successo nella storia moderna del campionato italiano che i bianconeri perdessero le prime due, e si trovassero a zero punti dopo due giornate. Il problema? Forse una Finale Champions raggiunta troppo presto. La consolazione? Che le rivali italiane non stanno meglio.

La seconda sconfitta in campionato su due, quella con la Roma, alla Juventus fa assai male.

Fa male tecnicamente, perché troppo ha subito e troppa è parsa, (reazione finale a parte) la distanza attuale fra le due squadre, e fa male perché segna una inversione di tendenza storica drammatica, anche attraverso la statistica. Dopo stagioni di prepotente invulnerabilità, quella attuale  parte con un record negativo storico: mai la Juve nel calcio moderno aveva perso le prime due di campionato. Per trovare un paragone, bisogna scendere a due guerre mondiali fa, il 1912, quando nel girone piemontese i torinesi persero 2-1 con il Piemonte e 3 a 1 con il Casale, prima di vincere 8 a 0 con il Torino. Altra storia, senza dubbio. Brutta Juve, messa davanti al nodo di dover rinascere con un nuovo ciclo, avendo lasciato però in sospeso il discorso Europa, perché una finale Champion persa non può essere considerata un apice.

Al di là delle polemiche che monteranno in queste due settimane di pausa, paure e chiacchiere, la sostanza è che probabilmente la Juve europea quest’anno sparirà presto, perché se queste due batoste (di cui una sfortunata con l’Udinese) possono non essere preoccupanti a livello nazionale, dove le grandi rivali sembrano più o meno ancora traballanti sulle gambe, segna un presumibile enorme passo indietro in Europa, dove il peso di personalità come Tevez, Pirlo e anche Vidal mancheranno.

Il ridimensionamento continentale sarà accettato dalle masse bianconere? Mah, certo, per le ristrutturazioni ci vuole pazienza ma purtroppo la pazienza non è stata la dote della dirigenza juventina ultima, a volte troppo prepotente e dirompente a livello nazionale. A questo punto, dopo aver creato il mito della super-Juve sempre e comunque, si riuscirà a controllare la montante corrente anti-Allegri e la isterica eterna voglia di rivincita su calciopoli? Difficile da dirsi…