L'inferno di Mourinho
Profondo nero per lo Special One. Un Chelsea suonato viene ridicolizzato anche dal Southampton e sembra ormai un top club alla deriva come il Titanic. Ma Mou non molla e prosegue la sua guerra con la società di Abramovich, l'Inghilterra e il mondo.

Anche con il Southampton, il Chelsea è sembrato un pugile suonato, con una difesa imbarazzante, sempre seconda sui palloni, insicura e timorosa. Difficile farne solo una questione mentale, gli undici londinesi stanno mostrando anche limiti fisici che mettono sotto accusa la parte tecnica e in particolare il motore unico, lo stratega, il manager. Probabilmente Mourinho sa, e attorno sente un’aria da esonero sempre più metifica per lui, e di conseguenza si comporta da uomo solo al comando, cantandosela e suonandosela, in un mondo in cui secondo il suo stile si è giocato ogni complicità politica e mediatica. “Voglio dirlo chiaro, io non scappo di fronte alle responsabilità…. Possiamo ancora arrivare tra le prime quattro… Se il Chelsea mi esonera fa due errori: uno dimostra che la responsabilità è solo dell’allenatore. Due, caccia il miglior manager del mondo… Gli arbitri rinunciano sempre a fischiare per il Chelsea. Anche oggi c’era un rigore netto… Se la FA vuole punirmi, lo faccia.”
Questo il Mou pensiero. Eviterà l’esonero? Vedremo