Il Milan dei disperati
E Ibrahimovic, alla fine delle chiacchere eterne da calciomercato, tuonò: “Io al Milan? So che a Milano erano un po’ disperati..”

Non si comprende bene il senso di quell'accostamento Milan-disperati fatto in intervista da Ibra. A pensarla bene
si può intendere: al Milan mi volevano così tanto che quando non mi hanno avuto
ci sono rimasti male. A pensarla male: semplicemente non avevano i soldi per potermi avere. Certo,
al di là delle considerazioni "etniche" e un po' antiinteriste fatte per placare la delusione dei tifosi, anche giuste
in generale, ma non idonee perchè pronunciate da un rivale che così brillante sul mercato
non sembra essere stato, resta
l’impressione che la situazione rossonera continui ad essere vaga, fra un Mr. Bee
nascosto e una squadra che ancora, a detta dell’allenatore, non ingrana,
anche se non disperata sembra abbastanza “cupa” e piena di troppi
vorrei ma non posso.
Molti sono stati i proclami e annunci non compiuti per non destare
perplessità ai tifosi e non scatenare gli sfottò degli altri.
Una atmosfera non positiva, comunque, anche se per
ribaltare ogni impressione in fondo basterebbe una vittoria al Derby messo alla fine della Nazionale