Campionato: un week end per le risposte

Calcio italiano, si parte. Finita la stagione delle amichevoli che suggeriscono ma non dicono, arrivano le partite che contano, quelle che portano i tre punti. Sono molte le incognite, innanzitutto manca ancora la definizione delle squadre, il mercato andrà avanti fino al 30 agosto, di tempo per ultimi colpi di scena ce n’è ancora.
Comunque è finito il tempo delle impressioni. Ora Inter, Milan, Napoli, Roma, devono dire qualcosa. La Lazio in Champion ha già parlato, dicendo che non è messa così male.
E intanto, la Juve, dall’alto di stagioni vincenti può permettersi di guardare

Inter-Atalanta

L’Atalanta, avversaria sempre ostico per i nerazzurri, è squadra coriacea e solida, capace di passare il turno in Coppa Italia con un netto tre a zero al Cittadella, e quindi è l’undici giusto per dire se un inizio di Inter credibile, c’è.

Risposte. Mancini è veramente in confusione o sta arrivando ad una sintesi? La sua scelta unicamente esterofila, senza praticamente italiani, comincerà a pagare o la Babele di provenienze e di lingue continua a voler dire confusione?

Sì, saranno tre punti che peseranno psicologicamente, quelli di San Siro, perché se mancheranno, sotto la Madonnina cominceranno i processi, le isterie e forse neanche l’effetto Mancini basterà a placare i tifosi, sempre più perplessi.

 

Fiorentina-Milan 

Al momento del sorteggio il primo turno al Franchi sembrava una maledizione per i milanesi, senonchè il Milan propositivo di inizio campionato ha seminato buono spirito e l’impressione è che ora può anche permettersi di cadere, avendo senza agitazioni medianiche il tempo di riprendersi, poi. Una sconfitta a Firenze non sarebbe un dramma. Certo, se venisse di più allora la strada imboccata sembrerebbe davvero quella giusta, aspettando l’eventuale apoteosi Ibra.

Stesso discorso per la Fiorentina, anche se la partita casalinga non permette del tutto distrazioni. La squadra di Sousa c’è? Il Milan è la cartina di tornasole giusta per dirlo. Domenica si vedrà.

 

Verona – Roma

Una campagna acquisti silenziosa ma sostanziosa, top-player incluso, quella della Roma. Una linea volutamente bassa, palla lunga e pedalare, in antitesi con quella dialettica e violenta di rottura anti-juventina che tanto male aveva portato la stagione scorsa. Un precampionato senza proclami, ma nella certezza che la Roma, questa volta punterà ad esserci soprattutto nei fatti. Dall’altra parte i giallorossi troveranno un Verona che poco sembra aver cambiato, ma quel poco è sostanza, vedi l’arrivo di un Pazzini che messo accanto a Toni, promette una soluzione assolutamente diversa dalle versioni Mandorliniane precedenti. Un match indicativo quello del Bentegosi, che saprà dire cose importanti sul campo giallorosso. 

 

Sassuolo – Napoli

Il Napoli ha fatto la scelta più coraggiosa ed eclatante. Una svolta culturale dopo l’era Benitez, quella che doveva dare una internazionalità mai venuta pienamente. Gli azzurri hanno scelto una coraggiosa svolta italiana, sposando le idee di un tecnico indubbiamente capace e innovativo ma low-profile, capace comunque, se supportato come sembra, di costruire una identità durevole. Per la prima i napoletani andranno a Sassuolo, incontro ad una squadra provinciale che comunque  una identità  negli ultimi anni ha saputo costruirsela. Al Mapei Stadium avverrà lo scontro di due solidità, assai indicativo per il futuro.

 

Juventus – Udinese

E per finire la regina incontrastata degli ultimi anni. La Vecchia Signora, di fronte ad una Udinese che non ha certo bisogno di giocare, a Torino, la partita della vita. I bianconeri hanno scelto una fase di trasformazione, cercando di solidificare una salita a livello europeo con scelte coraggiose e di rottura. Certo, anche la Juve 2.0 prima o poi dovrà dare risposte, ma per ora può permettersi una prima giornata con meno ansie e isterie. Può insomma respirare rilassata, mentre risultati negativi ad altre squadre, già darebbero un bel fardello di ansie