Softball: Italia per la decima volta sul tetto d'Europa

Campioni d'Europa! Le ragazze di Marina Centrone sconfiggono in Olanda le padrone di casa nella finalissima e, per la decima volta, salgono sul gradino più alto del podio continentale. Ora sono, come i "colleghi" del baseball, la nazionale più titolata tra gli sport di squadra

Da Amsterdam a Rosmalen, dal 2 giugno 2007 al 25 luglio 2015. Il cammino è stato lungo, ma l'Italia torna sul trono d'Europa e lo fa da dominatrice assoluta: 11 vittorie ed 1 sola sconfitta ma fondamentale, perché è lì che le azzurre hanno capito che il vento stava cambiando e che il sogno di conquistare l'Europa, in casa delle rivali olandesi, poteva diventare realtà. Un titolo continentale che premia il lavoro di ricostruzione iniziato dopo il 2009 e portato avanti da Marina Centrone ed il suo staff passo dopo passo. Una vittoria ancora più preziosa perché è quella che regala il decimo alloro continentale all'Italia (in gergo, la stella) che così, insieme ai colleghi della Nazionale Baseball, diventa la più titolata tra gli sport di squadra. In 3 parole: Campioni d'Europa.

Un Europeo vissuto da protagonisti dall'inizio alla fine, anche nei numeri. L'Italia è la squadra con più Eva Trevisan e Greta Cecchetti, le 2 protagoniste della finale, si abbracciano commosse (Ezio Ratti-FIBS)vittorie per manifesta (8), che ha prodotto più punti (89), con la migliore media pgl (0.22). L'Italia è la squadra che tra le sue fila ha potuto contare sulla migliore lanciatrice del torneo, quella Greta Cecchetti unica a dominare in pedana e capace di tirare fuori 3 partite consecutive (285 lanci) con altrettante vittorie, su una "rookie", Erika Piancastelli, con prestazioni da stella del firmamento del softball (avg .633, 19rbi) e su un capitano, Eva Trevisan, che ha festeggiato l'essere diventata la terza giocatrice all-time come presenze in azzurro (206) con la valida che ha regalato la vetta continentale alle azzurre.

Ma il titolo europeo è figlio di una squadra compatta che ha saputo assecondare le sue stelle Il dugout dell'Olanda festeggia il solo-homer di Van Gurp (Ezio Ratti-FIBS)rispondendo sempre presente nei momenti cruciali, mostrando un carattere, una voglia di vincere senza uguali. Una squadra scesa in campo sempre senza paura, forse in alcune occasioni un po' tesa, ma mai timorosa, con la consapevolezza dei propri mezzi, della propria bontà in pedana di lancio, della forza del proprio line-up, capace di mettere in crisi tutti i lanciatori con tutti gli spot dell'ordine di battuta. Un'Italia che ha dato un ulteriore saggio della sua grinta proprio in finale dove ha rimontato il solo-homer di Van Gurp e non si è disperata quando è "morta" con le basi cariche alla quarta ripresa perché cosciente che si sarebbe creata un'altra occasione in cui piazzare il colpo del ko.

Alla fine della serata il tabellone dice Italia 2, Olanda 1. La delusione e le lacrime delle orange fanno da contraltare all'immensa gioia dell'Italia che non si è arresa di fronte ad una partenza in salita. Nemmeno la pioggia e il ritardo nel playball della finale condizionano la squadra di Marina Centrone.

Quando alla seconda ripresa Socalina Van Gurp spedisce il terzo lancio oltre la recinzione dietro L'esultanza delle azzurre dopo il punto del sorpasso (Ezio Ratti-FIBS)all'esterno centro, scoppia l'esultanza del dugout olandese e del pubblico presente sulle tribune dell'impianto di Rosmalen. Le azzurre rimangono scosse per un attimo, ma poi riprendono il loro lavoro. Alla quarta ripresa il pareggio sembra lì, ad un passo. Con Meadows che concede 2 basi ball, Piancastelli che riceve l'ennesima intenzionale del suo torneo, saranno 2 in fondo alla serata, e le basi cariche.

L'Olanda decide di affidarsi a Soumeru che esce dal bullpen e spegne le speranze azzurre con 2 strikeout. Un duro colpo per l'Italia, un colpo che avrebbe potuto mettere ko. Ed invece le ragazze di Marina Centrone si sono messe subito alle spalle l'occasione mancata e alla ripresa successiva trovano la svolta.

L'Italia ha corridori in seconda e terza, doppio di Parisi ed errore olandese sulla battuta di Grifagno. Ancora una volta con un solo out. Ancora una volta però la prima occasione viene gettata al vento. La squadra azzurra con il tricolore festeggia il titolo continentale (Ezio Ratti-FIBS)Qualche dubbio che sia una serata storta sorge, ma non per il capitano Eva Trevisan che al terzo lancio spara una radente verso l'esterno sinistro su cui arrivano a casa i punti del sorpasso (2-1).

Parola d'ordine difendere il vantaggio. Al sesto inning l'Olanda mette a dura prova l'Italia che ancora una volta risponde presente. Le orange trovano 2 valide di fila, l'unico momento in cui Cecchetti dà l'impressione di fare fatica. La squadra si stringe intorno al suo lanciatore e regge il colpo della squadra olandese che gioca aggressiva. Versluis prova a rubare la terza ma la difesa azzurra funziona alla perfezione: Bortolomai assiste a Trevisan per l'out che spegne le velleità dell'Olanda.

Quando nell'ultima ripresa, con Tuk in base, Priscilla Brandi corre all'indietro e prende al volo in zona di foul la smanicata del pinch hitter Weijgertse parte la festa azzurra per un titolo cercato, voluto ma soprattutto meritato.


(foto Ezio Ratti - Fibs)